venerdì 13 giugno 2008

Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia…….

Nel libro di Saviano “Gomorra”, nella prima parte, viene raccontato come i grandi marchi della moda italiana facciano confezionare le loro creazioni da abilissimi artigiani dell’interland Napoletano. Il tutto a costi bassissimi e soprattutto in “nero”. E viene inoltre raccontato come la camorra si sia inserita nell’”affare” e come riesca a gestirlo con profitti giganteschi per se e, indirettamente, anche per i citati marchi che ben si sono guardati dal denunciare la situazione perché faceva comodo anche a loro nonostante la camorra producesse, anche per proprio conto, utilizzando i marchi delle firme prestigiose.
L’ultima ruota del carro di questa gigantesca lobbie affaristica erano ( e sono ) le centinaia e centinaia di abilissimi lavoratori che per 600 Euro al mese lavorano per 12 ore al giorno in scantinati e piccole botteghe nascoste alla vista dei più. Questi lavoratori sono “gestiti” da piccoli artigiani che, molto spesso a loro insaputa, fanno parte della rete camorristica che coordina l’intero “affare”. La cosa paradossale è che la camorra in tutto questo svolge una funzione “sociale”: dà lavoro a piccoli imprenditori che a loro volta lo danno agli operai che, se pur con una paga da fame e un lavoro da schiavi, bene o male riescono a mandare avanti la famiglia. La camorra funge anche da “banca” elargendo finanziamenti ai piccoli imprenditori, ad un tasso molto più basso di quello praticato dalle banche “ufficiali”. In tutta questa situazione la voce grossa la fanno le griffe prestigiose e la camorra che incassano centinaia di milioni di Euro elargendo poche briciole ai piccoli imprenditori e ai lavoratori.

Consiglio di leggere il libro di Saviano o, in alternativa, leggete con attenzione il nuovo contratto di Sisal e analizzate nel contempo la situazione reale dei ricevitori, vi troverete un’infinità di analogie con “Gomorra” e in molti casi penserete che si stia parlando proprio dei ricevitori.
La cosa che lascia sgomenti è che nel primo caso la “camorra” agisce nell’illegalità, nel secondo caso i gestori agiscono in piena legalità e alla luce del giorno…….il risultato però è lo stesso.


Luber

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