(Jamma 14.1.2008) L’ippica nazionale ed il Totocalcio hanno davanti a loro un futuro alquanto difficile che li porterà a soccombere e scomparire.
Già da molti anni sono in continua flessione e la causa principale è il disinteresse della rete di vendita a promuovere questi specifici prodotti.
In questi ultimi anni l’uscita dei nuovi prodotti, i gratta&vinci e le newslot, ha modificato sostanzialmente l’interesse dell’esercente/ricevitore verso i prodotti storici. I nuovi prodotti generano ricchissime entrate (1.535 MLN di Euro) per l’esercente contro le modeste entrate (73 MLN di Euro) che realizzano vendendo l’ippica nazionale ed il Totocalcio.
Fino a qualche anno fa le entrate che i ricevitori realizzavano con il Totocalcio, la tris ed il Superenalotto erano indispensabili per quadrare i loro magri bilanci.
Vendere i vecchi prodotti richiede prima un gran lavoro di preparazione e dopo di vendita. Non solo è necessaria una specifica professionalità che qualifica il ricevitore agli occhi della clientela.
I vecchi ricevitori hanno regalato un pezzo della loro vita alla convalida carature ed a appendere foglietti e fogliettini sulle mura delle loro ricevitorie.
Anni ed anni spesi dai ricevitori per accreditarsi agli occhi dei propri clienti, avendo un unico strumento farli vincere.
Per decenni il Coni e l’Unire hanno ritenuto inutile investire in pubblicità tanto era forte l’azione dei ricevitori nel promuovere il prodotto.
Il ricevitore era diventato così abile da indurre il Coni a promuovere l’apertura di totoricevitorie specializzate ovvero piccoli locali dove venivano venduti esclusivamente prodotti di gioco. Era l’anno 1996.
Nel frattempo comparivano i primi videopoker che sfruttando una area grigia della legislazione venivano installati in tutti i bar d’Italia. Uno dopo l’altro i videopoker divennero sempre più numerosi fino ad esserne censiti un numero di più di 800.000 unità.
Con i videopoker i ricevitori incontrarono il prodotto che regalava molti soldi con poco lavoro e nessuna burocrazia.
Attivare un videopoker in più nel proprio locale era facilissimo. Trovato lo spazio fisico, niente burocrazie, niente fideiussioni, nessuna attesa. Una telefonata al noleggiatore ed il giorno dopo il videopoker era già nel bar a fargli guadagnare soldi.
Il momento più piacevole era quando si apriva il cassetto per fare i conti ed incassare la sua parte di guadagno. Una moneta a me – una moneta a te, cosi semplice senza tasse senza ricevute.
Nel 2003 lo stato trasformò i videopoker in newslot, qualche problema burocratico in più ma sempre una ricchezza senza lavoro. Una newslot rende al ricevitore, mediamente, 10.000 euro l’anno senza lavoro supplementare, altro che il totocalcio la tris ed il superenalotto. Per ottenere lo stesso ricavo dall’aggio di uno dei vecchi prodotti era necessario convalidare più di 50.000 schedine l’anno, pari almeno a due ore di lavoro al giorno.
I videopoker generavano una tale ricchezza che a volte si aprivano piccoli bar solo allo scopo di installarci macchinette, le cui entrate erano sufficienti a pagare i costi ed arricchire l’esercente.
Nel 2004 escono i primi nuovi gratta&vinci, un vero e proprio successo anche sull’onda di un importante campagna pubblicitaria. Per i ricevitori ancora nuove entrate.
In pochi anni è cambiato tutto, sono finiti i tempi che i ricevitori si affannavano a promuovere i prodotti, oggi sono i clienti che vogliono comprare e non sono interessati ai vecchi prodotti.
Ad aggravare una situazione già complicata per i vecchi prodotti è intervenuto un ricambio generazionale.
La nuova generazione subentrata ai padri ricevitori non ha la competenza tecnica dei padri. Non solo non ha nessuna voglia di acquisirla, non ha dimenticato tutto l’impegno del padre nel lavoro di preparazione per la vendita.
La nuova generazione subentrata ai padri giocatori ha perso ogni interesse per i vecchi giochi, spendi e non sai mai quanto vincerai, e se vincerai, raramente vinci pochi euro. Quando gioca preferisce giochi più rapidi e dall’importo di vincita già noto all’atto della giocata.
I nuovi giochi non sono collettivi, ovvero il premio non dipende dalla massa del gioco raccolto, ma sono tutti individuali, per ogni giocata effettua la potenziale vincita è già nota e prescinde da quanti giocano allo stesso gioco.
Conclusione, i vecchi ricevitori, visti i risultati economici dei nuovi prodotti, hanno ritenuto inutile cercare di tramandare la loro professionalità ai loro recalcitranti figlioli.
Risultato: una rete di vendita sempre meno professionale con la conseguenza che sempre meno sono i clienti interessati ai vecchi prodotti.
Remo Molinari
Questo articolo ha suscitato, in molti ricevitori, sdegno e dissenso; hanno giudicato il giornalista incompetente e superficiale. Su ricevitore.net diversi interventi andavano in questo senso.
A mio avviso, invece, il giornalista ha perfettamente ragione ed ha rispecchiato la realtà oggettiva delle cose; può darsi che ci sia qualche eccezione che non si rispecchia nell’analisi dell’articolo, ma è solo un’eccezione.
Purtroppo l’immobilismo, l’apaticità e l’individualismo della categoria, che non ha saputo ne voluto opporsi al sistematico scempio che “pochi eletti” hanno operato sui giochi, ha fatto sì che gli stessi subissero un lento ed inesorabile declino; inducendo i ricevitori a ripiegare su alternative più redditizie e meno impegnative anche se così facendo l’esperienza e la professionalità sono state messe in disparte per poter “sopravvivere”.
Adesso non c’è nulla da indignarsi se qualcuno dice che vendere i Gratta e Vinci e cambiare le monetine per le Slot non richiede alcuna professionalità ne esperienza…………questa è la logica conseguenza dell’essere stati per anni alla finestra nell’inutile attesa che qualcun altro facesse qualcosa.
Luber
giovedì 17 gennaio 2008
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12 commenti:
Naaaaaaaaaaaa..........
"ORO PER GLI EX RICEVITORI, CARBONE PER I VECCHI PRODOTTI"
Dal titolo gia' si evidenzia la faziosita' che punta ad una intepretazione di parte.
Poi per quanto riguarda le colpe ..degli interessati inconsapevoli ...nulla da eccepire!!!
Del resto ho replicato a Freccia:
Si e cosa?
Forse che e' un articolo di parte molto sbilanciato con alcune inesattezze portate da una non conoscenza del settore!!!
E' inutile negare l'evidenza; l'articolo non è fazioso, che motivo avrebbe; è la realtà dei fatti....puo' piacere o meno, ma le cose stanno proprio così
impossibile negare che l'autore abbia qualche ragione,ma che sia fazioso e di parte è innegabile:nessuna parola in riferimento alla gestione dei giochi negli ultimi 20 anni:raddoppio del numero delle ricevitorie.giochi affidati a concessionari senza alcuna esperienza,con terminali che iniziavano a sparare ricevute a caso,quando funzionavano,o giochi portati da zero a movimenti importanti dati in gestione ad aziende create per l'occasione e poi date ai ricevitori con percentuali da elemosina,o ancora l'invenzione periodica di nuovi giochi a totalizzatore con meccanismi cervellotici e peggio ancora l'eliminazione o la trasformazione di quelli che generavano buoni movimenti di gioco o avevano le potenzialità per farlo,addirittura negli ultimi anni abbiamo visto l'affossamento per incapacità e malagestione di prodotti come i g&v (chi vuol ricordare le vincite pazze?)e le slot (prima omologate,autorizzate e distribuite nei locali di tutta italia,e poi sequestrate con tanto dirette televisive)che secondo l'autore dell articolo comportano solo la fatica di contare i soldi.
Per questo giudico l'articolo fazioso:dà la colpa di tutto a noi ricevitori,che pur avendone non siamo certo la causa principale del declino del totocalcio e della tris.
Anzi,molti degli appunti mossi sono in realtà un riconoscimento al non esserci fossilizzati:se l'avessimo fatto con l'ampliarsi del mercato e delle possibilità di scommettere su diversi giochi,saremmo falliti da tempo e i giochi con noi.
Barmocci conclude dicendo:"Per questo giudico l'articolo fazioso:dà la colpa di tutto a noi ricevitori,che pur avendone non siamo certo la causa principale del declino del totocalcio e della tris."
Al di la che l'autore non ha fatto riferimento a tutto ciò che ha sconvolto il mondo dei giochi, citando i vari assurdi provvedimenti "innovatori" ecc., è innegabile che la maggiore colpa l'abbiano i Ricevitori che non hanno MAI accennato il benchè minimo cenno di protesta per tutto quello che stava accadendo alle loro spalle; hanno sempre accettato tutto passivamente preoccupandosi solo del proprio orticello e continuando a foraggiare FIT, STS e Company.
Hanno allargato a dismisura le Ricevitorie con il beneplacito di FIT e che hanno fatto? Nulla se non continuare a rinnovare la tessera. Hanno stravolto il gioco del Lotto con la terza estrazione, con l'aumento delle trattenute sulle vincite e con altre varie cazzate; e che hanno fatto? Ancora nulla.
E non si venga a dire la solita frase " e cosa potevano fare?"
Una categoria che determina la terza voce del bilancio delle entrate dello Stato italiano non aveva la possibilità di fare nulla?
Gli "incompetenti" possono fare regole demenziali, ma se chi le deve subire non muove un dito per impedirlo allora hanno ragione gli "incompetenti".
ma non puoi certo accusarli di averle proposte e causate!
che poi scusa,i primi a dare addosso agli altri sono sempre stati quelloi del conari,anche quando un altro sindacato promuoveva azioni per cause giuste,a voi non è mai andato bene:o per un motivo o per un altro,con un sorriso di supponenza avete condannato ogni iniziativa non partorita sotto il vostro sacro vessillo!
e in questo ambaradan di confusione e incertezza,invece che unire i ricevitori avete contribuito a dividerli.
esattamente come tutti gli altri sindacati e operatori.
Non ho detto che sono stati loro la causa, ho detto che il loro immobilismo ha fatto si che ciò potesse accadere. E proprio questo immobilismo che il CoNaRi ha cercato di smuovere ( senza riuscirci ), provando a portare a conoscenza dei Ricevitori i dati reali di quanto stava accadendo pubblicando tabelle (visibili sul sito), e mettendo in guardia i ricevitori sulle conseguenze che scelte sbagliate avrebbero provocato. Ha cercato di promuovere iniziative di protesta, ha presentato ricorsi ecc. il tutto nell'indifferenza più assoluta della maggior parte dei ricevitori.
E poi quali sarebbero, come dici, le iniziative intraprese da altri Sindacati?
Lo sciopero delle ricariche telefoniche? La manifestazione per la sicurezza ( dopo l'ennesimo morto ammazzato)?
Ma in che mondo vivi, informati prima di parlare, leggi, documentati, confronta i fatti, poi.......se sei riuscito a capire qualcosa, puoi avventurarti in discorsi seri e costruttivi.
veramente quelle a cui ti riferisci sono azioni partorite dal sindacato dei tabaccai,niente a che vedere con i ricevitori.
visto che devo citare un azione,ovviamente non posso citarne di utis o sts,devo per forza ricordare la famosa lettera del sagi.sport inviata tramite sisal a quasi 20.000 ricevitori,che ha ricevuto in risposta quasi 4.000 fax.
certo alcuni dei 16.000 che non hanno risposto si sono semplicemente e professionalmente domandati "cosa è un fax?",ma ho ancora chiara la risposta di conari e coripro:hanno interessi personali,l'unica vera soluzione è il ricorso promosso al tar.
il ricorso abbiamo visto come è finito,l'azione del sagisport è morta sul nascere anche per la vostra incapacità di vedere oltre il vostro naso quando si tratta di giudicare o anche cavalcare iniziative non partorite dalle vostre illuminate menti.
questo è il vostro vero limite,il senso di superiorità nei confronti degli altri,che magari hanno invece i mezzi che a voi mancano in primis la possibilità di sfruttare la sisal per comunicare con le ricevitorie.
Tu dice che l'azione di Sagisport è morta per colpa del CoNaRi?
Perchè si sente superiore?
Non ci hai proprio capito niente!
A proposito tu che tanto ti elevi a giudice dei comportamenti altrui senza conoscerne ne motivazioni ne finalità, che hai fatto nel tuo piccolo - oltre naturalmente a curarti l'orticello personale -?
vabbè se vuoi fare luberVSbarmocci...
mi sembri uno di quei poveri cristi filosinistrosi che continuano a dichiarare che se vince la destra vince la mafia,mentre da sempre in campania comandano loro!
leggi quello che vuoi leggere e non quello che è scritto,cosa ho fatto io?
qualche volta ho provato a riportarvi con i piedi per terra,giusto per ricordarvi che come portatori del verbo non è che siate molto credibili,con il (forse)centinaio di soci o rappresentati o come vogliamo chiamarli.
comunque se ti fà sentire meglio,considerami pure la causa di tutti i vostri fallimenti.
Considerarti la causa del nostro fallimento?
E poi saremmo noi quelli portatori del verbo!
No, non ti considero proprio la causa del nostro ( come lo definisci tu) fallimento; per essere sincero io non ti considero proprio e basta.....Hai cercato di riportarci con i piedi per terra? Minchia è arrivato il Messia e non ce ne eravamo accorti.
Saremo certamente pochi e non avremo la forza per contrastare il sistema, ma per lo meno ci proviamo cercando di non sparare cazzate come fai tu.
Io poi sarei uno di quei poveri cristi filosinistrosi ?
Non hai proprio capito nulla e nonostante ciò ti ostini a voler giudicare gli altri....ogni tanto ( solo ogni tanto ), cerca di "collegarti" perchè mi sembra tanto che le tue varie parti vadano un po' per i fatti loro.
ecco!
esattamente quello che intendo!
dico una cosa e tu leggi quello che vuoi...
io non sono certo il messia,quando cammino sull'acqua mi bagno sempre i piedi,ma di una cosa posso dirti che hai una grande mancanza:diplomazia.
che non è leccare il )) ma riuscire a trovare partner che sopperiscano alle nostre debolezze quando ne abbiamo,piuttosto che crearci dei nemici che possano attaccarci sfruttandole.
ma che te lo dico a fare:tu sei uno di quelli che non se li bagnano,i piedi!
Io i piedi me li bagno eccome!
In quanto alla diplomazia hai ragione, non ne ho e non mi interessa averne in questo momento.
E poi diplomazia per cosa? Per ottenere il consenso di qualche partenr che poi alla fine approfitta per i propri interessi?
E' una strada che è già stata percorsa senza esito perchè ai possibili parter ( e ce ne sono stati di veramente grossi) interessavano solo i numeri, della sostanza e dei programmi non gliene fregava nulla tanto avremmo dovuto fare quello che dicevano loro.
Per cui la diplomazia l'ho abbandonata da tempo; ora dico quello che penso senza pormi grossi problemi perchè non cerco il consenso di nessuno.
Analizzo i comportamenti e quello che i Ricevitori scrivono e li evidenzio, spesso con crudezza e con irriverenza, perchè non mi interessa il consenso di nessuno.
Io dico le cose a livello personale, non rappresento sigle di nessun genere. Ammiro il CoNaRi per quello che ha fatto e che continua a fare, condivido le idee di Donato Curcio perchè agisce nel disinteresse più assoluto e con un'onestà intellettuale e professionale che pochi hanno, cercando di agire negli interessi di una "caregoria" che il più delle volte gli ha voltato le spalle.
Il fatto che faccia parte anch'io del CoNaRi non mi impedisce di dire quello che penso - che è poi la sintesi dei comportamenti che i Ricevitori esprimono sul forum di Ricevitore.net - non mi invento nulla: analizzo quello che scrivono, le contraddizioni, i lamenti ipocriti e quant'altro e poi li evidenzio su questo Blog con durezza e spesso con irriverenza senza dover rendere conto a nessuno.
Questo è il Blog di Bernasconi Luigi, non del CoNaRi, e Bernasconi Luigi non cerca consensi da parte di nessuno; spera solo che certe coscenze si risveglino, che certe dignità prevalgano su ipocrisie e ignobili individualismi.
Se non ci riesco, pazienza, io ci ho provato.
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