lunedì 21 luglio 2008

Gratta &...vincono.

Con la crescente propensione al gioco degli italiani, a fare affari d’oro sono l’Agenzia statale e la concessionaria controllata da De Agostani e cioè Lottomatica.
Le Lotterie Istantanee ( gratta e vinci), sono all’apice del successo più di qualsiasi altro gioco.
Il Lotto ormai perde milioni di euro all’anno, grazie soprattutto alla scelleratezza di alcune modifiche apportate al gioco più antico ( terza estrazione, lotto istantaneo, estratto determinato, raddoppio delle trattenute sulle vincite, ecc.). Il Totocalcio ormai defunto e appannaggio solo di qualche nostalgico appassionato. Il Superenalotto che, al pari del Lotto, sta lentamente agonizzando e, nonostante gli si sia cercato di ridipingere la “facciata”, resta il gioco più iniquo e con probabilità di vincita estremamente basse.
Ma il gratta e vinci non è mai stato così giocato, forse perché da l’impressione di essere un gioco equo ( cosa che di fatto non è), illudendo il giocatore con piccole vincite riscuotibili subito e con una grafica accattivante che ricorda i cartoni animati che nell’immaginario collettivo sono considerati innocui e innocenti.
I gratta e vinci sono quanto di più devastante e alienante possa esistere; sono una vera e propria “trappola” nella quale chi ci cade subisce una sorta di lavaggio del cervello e non può più farne a meno.
Trappola per i giocatori, ma “gallina dalle uova d’oro” per chi li gestisce (AAMS – LOTTOMATICA).
Chi gioca ai gratta e vinci ha solo due possibilità di scelta: giocare con Lottomatica o non giocare affatto.
Lottomatica su concessione di AAMS ha l’esclusiva dei gratta e vinci, non ha concorrenti e non deve misurarsi con un mercato pluralistico; agisce in regime di “monopolio” assumendo una posizione dominante.
La mancanza di trasparenza è tipica dei regimi monopolistici, infatti non è dato di sapere secondo quali criteri vengono emessi i biglietti dei gratta e vinci; perché le percentuali di incasso variano per ogni tipo di gioco; con quali criteri vengono stabilite le probabilità di vincita; qual è la percentuale fissa destinata ai premi per i giocatori.
Tante domande e nessuna risposta o risposte vaghe e per nulla esaurienti.
L’unica cosa certa è che Lottomatica incassa il 12,70% sul prezzo lordo dei biglietti; percentuale che nel 2007 ha fruttato alla società ben 328 milioni di Euro.
Tutto questo alla faccia delle tanto decantate liberalizzazioni e del “gioco sicuro”.
Con questi presupposti e queste cifre è facile capire perché i giochi storici ( Lotto, Superenalotto, Totocalcio ecc.), sono lasciati lentamente morire. I gratta e vinci ( e a seguire le Slot), rendono molto di più a costi più bassi e con un potere di attrazione decisamente più alto. Nel 2007 gli unici segni positivi, nell’intero comparto giochi, erano dati dai gratta e vinci e dalle slot, tutti gli altri presentavano il segno negativo, continuando il trend del 2006 e del 2005.
In poche parole questi giochi, con la loro iniquità, ma con un elevato potere di “seduzione”, sono degli “specchietti per le allodole” che attraggono ( con l’inganno), milioni di persone spillando loro un gran mucchio di denari in cambio di un contentino ogni tanto.
I signori del “palazzo” e Lottomatica incassano un’infinità di soldi senza correre alcun rischio e con poca spesa.
La cosa ancor più vergognosa è che il “furto” è legalizzato: ci sono Leggi e disposizioni che lo avallano, il tutto a beneficio di soli due soggetti: AAMS e Lottomatica e a danno dell’intera collettività.
Se si pensa che la giustificazione per la terza estrazione, da parte di AAMS, fu che così facendo si disincentivava la gente dal giocare grosse cifre sui ritardatari evitando così di creare forti danni sociali per le famiglie; alla luce dei fatti ci si rende conto che di fatto AAMS aveva solo intenzione di spostare l’interesse delle persone sui gratta e vinci ( e sulle slot), che hanno una resa maggiore con un minimo investimento. Alla faccia del “socialmente utile”!!
Lascia perplessi il comportamento delle varie associazioni dei consumatori, quelle che qualche anno fa erano intervenute massicciamente contro le slot ( ancora non sotto il “dominio” di AAMS), apparecchi infernali che rovinavano le famiglie, che istigavano al suicidio, quelle per le quali molti padri e madri di famiglia avevano lapidato capitali e venduto case ( così si esprimevano allora le varie associazioni). Ebbene quelle stesse associazioni dove sono ora? Come mai tacciono di fronte al fenomeno dei gratta e vinci e delle stesse slot ( ora benedette da AAMS)?
Forse anche loro hanno scoperto qualche “interesse” nascosto per cui ora tutto va bene?

E’ chiaro che con i gratta e vinci e le slot anche i ricevitori hanno un bel guadagno; guadagno che va a compensare però le perdite dei giochi storici, per i quali con l’elaborazione di sistemi e metodologie di gioco potevano esprimere le loro professionalità e le loro capacità acquisite con anni di lavoro.
I gratta e vinci e le slot, invece, mortificano dette professionalità riducendole ad un miserevole “cambio di monete” ed un’altrettanta miserevole “vendita di cartoline” da banco. Lavori per i quali chiunque sarebbe idoneo e non dovrebbe pagare balzelli vari e fidejussioni che vanno ad ingrassare le già pingue casse dei concessionari.
Purtroppo, però, con la morale e l’onestà intellettuale non si imbandiscono le tavole e allora si deve sottostare inevitabilmente alla legge del dio denaro subendo, in suo nome, ricatti e vessazioni di ogni genere. L’indifferenza e l’inerzia a ribellarsi li costringe poi a girarsi dall’altra parte senza neanche mostrare il benché minimo segno di disgusto.


Luber

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