giovedì 17 maggio 2007

IL CUORE DEL PROBLEMA

Sono più che evidenti i motivi per cui le grosse lobby quali Lottomatica, Sisal, Snai ecc., con la benedizione dei soliti opportunisti interessati quali STS, UTIS, FIT ecc., con la super visione di Aams BollinoblùGiocolegaleGiocosicuro, si scagliano a spada tratta contro il gioco telematico.

Basta leggere i “contratti” che propongono ai ricevitori per rendersi conto che questi signori benefattori mentono, sapendo di mentolo, quando affermano che non temono la concorrenza, e/ o quando impugnano la bandiera del (loro) diritto contro la tanto sbandierata illegalità che, a loro dire, il telematico produrrebbe, anzi ha già prodotto.

Quello che temono seriamente è che i ricevitori possano pensare di poter operare delle scelte liberamente: senza vincoli vessatori; senza dover essere obbligati ad assumersi rischi per conto terzi. Insomma un lavoro con delle regole chiare, bilaterali e quindi concordate liberamente; senza
vincoli di esclusiva; senza pagamento del “PIZZO” per lavorare, di qualsiasi tipo, e sotto qualsiasi forma venga presentato.

Se questo fosse vero, però, l’Italia sarebbe un paese normale, dove la democrazia economica, oltre quella politico-partecipativa, sarebbero valori consolidati e non l’Utopia; ove la parola “pizzo” non esisterebbe più: sarebbe relegata nell’archivio della nostra preistoria politico-economica.

Invece è proprio il “pizzo” il cuore del problema: è con il pizzo che questi benemeriti del mercato rientrano abbondantemente delle spese del bando; e l’eventuale surplus prodotto è tutto guadagno netto, a rischio solo del buon lavoro del ricevitore.
Ma per ottenere questo non e’ possibile lasciare che gli altri siano liberi di scegliere e di concordare le condizioni del contratto. E questo, si sa, non e’ facile da ottenere.

Servirebbe che esistano condizioni particolari e straordinarie che creino l’humus adatto, ovvero delle condizioni socio-economiche idonee, oltre che politiche, molto fertili per far lavorare la gente alle loro condizioni, con le loro modalità e facendo loro assumere, unilateralmente, tutti i rischi del caso.

E queste condizioni, purtroppo, nel nostro settore e in Italia, ci sono tutte: la crisi ormai cronica del lavoro dei ricevitori; la loro espulsione dal mercato ex lege; la mancanza assoluta di una coscienza sindacale; una assuefazione alle vessazioni e alla alienazione del diritto, ormai cronicizzate; etc.etc.

E poi c’è l’insicurezza, la paura nel domani. Sono i loro grandi, subdoli alleati. Permettono di scrivere nei loro contratti, con spudorata spavalderia che: “le parti concordano…..” . Ma.. …..
Concordano cosa? Concordare non significa sedersi intorno ad un tavolo, discutere ed eventualmente trovare un accordo che soddisfi entrambi le parti?.

Non era meglio semplificare il tutto dicendo: SI IMPONE CHE …e poi la firma per accettazione?!

Poi, di volta in volta, magari e se e’ il caso, verranno scritte, specificate e notificate con la dicitura:
“Prendere o Lasciare”…punto e basta. Anzi, firma!

By LuberDoc
N.B.
Sul sito http://www.conari.it è pubblicata integralmente la copia del contratto SNAI.

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