giovedì 12 aprile 2007

...IL TEATRINO DEI PUPI...parte seconda.

Del “nuovo teatrino dei pupi” fa ovviamente parte il capostipite, il numero 1, ovvero il prode Maurizio Ughi di SNAI spa, il grande navigatore/manovratore. Ne ha un diritto storico.
Lui non è un sindacalista, anche se ha fatto sempre in modo che esistesse un sindacato che equivocasse, si confondesse con il nome Snai spa.
E come spesso ha fatto in passato, oggi scende in campo “oracolando” sul telematico, sparandone una delle sue: “ Il dato più cresce e meno è credibile” e, quindi, è illegale, da reprimere.
Ergo, AamsGiocoLegaleGiocoSicuro deve intervenire per tutelare chi “ha fatto grandi investimenti” e si è sempre speso per la legalità di questo settore (sic!).
E lo dimostra! Ovviamente, usando, come supporto dimostrativo del suo assunto, i soci di Snai spa.

I suoi manovrati, pardon soci, “gli hanno riferito, con testimonianze inconfutabili, che molti punti di commercializzazione, invece di limitarsi ad aprire e ricaricare conti gioco, accettano scommesse e pagano le vincite”. Insomma, reiterano in continuazione il reato di “intermediazione”, e quindi bisogna intervenire: reprimere con tutti i mezzi e, magari, arrivare semplicemente a cambiare, meglio abrogare (il decreto 174/98 sulle scommesse, abrogato da Tremonti il 01/03/2006, docet!).

Che poi, il cambio delle regole o le abrogazioni parziali o totali di norme producano privilegi, è solo un fatto accessorio necessario. Per il grande manovratore è un effetto collaterale da accettare (dagli altri), allo stesso modo di come si accettano volentieri gli effetti di un farmaco salva/vita.

Che Ughi non usi queste “inconfutabili” testimonianze per denunciare alle Autorità l’infame reato di intermediazione, rendendosi colpevole del reato di omissione e di occultamento delle relative prove, poco importa, in quanto non è funzionale ai fini dell’obiettivo che sta dietro: sono “quisquilie”, come direbbe il grande Totò. Come lo sono i pagamenti che avvengono nelle “agenzie snai” proprio con delle cards che aggirano l’intermediazione allo steso modo di quello denunciato.

Una possibile verità è che il rischio è troppo grande: portare alle autorità preposte le “inconfutabili” testimonianze innescherebbe un meccanismo giudiziario che coinvolgerebbe anche molti dei suoi associati e non. Una possibile inchiesta sarebbe pericolosa per tutto il sistema, potrebbe far scoprire le tante balle sull’emersione dell’illegale a favore di quello SicuroLegaleproConsumatore (basterebbe un semplice raffronto di dati a farle emergere); potrebbe far scoprire strani, perversi intrecci; o le tante illegalità (quelle vere, non presunte) commesse in nome della Legalità.

Il dato più cresce e meno è credibile è proprio un bello slogan, qualunquista quanto basta; è un colpo da “maestro”, non c’è che dire; ma anche con qualche piccolo, non trascurabile, rischio boomerang se fosse applicato a tutto tondo: Aams potrebbe offendersi, visto che sbandiera, un giorno si e uno pure, la crescita globale del volume di raccolta del suo feudo.

Una possibile semplice spiegazione potrebbe essere che la strategia sia pienamente condivisa.

By LuberDoc

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