giovedì 27 settembre 2007

Alla faccia della legalità.......

(Jamma27-9-2007) La Polizia di Stato di Milano sta eseguendo decine di arresti nei confronti di responsabili di associazione per delinquere finalizzata all'esercizio clandestino di scommesse e concorsi e di altri gravi delitti. E' quanto riferisce un comunicato della Polizia di Stato.
L'operazione, eseguita dagli investigatori del Nucleo della Polizia dei Giochi e delle Scommesse delle Squadre Mobili di Milano, Lecco, Pavia e Catania, ha segnato l'epilogo - aggiunge il comunicato - di complesse indagini che hanno consentito di individuare un gruppo criminale, strettamente collegato alla cosca catanese dei "Cursoti", dedito alle scommesse clandestine sui concorsi ippici effettuate presso numerosi punti SNAI cittadini e presso l'ippodromo di San Siro di Milano.
Gli indagati - prosegue il comunicato - erano attivi anche nel controllo del gioco d'azzardo praticato all'interno di bische, create in circoli privati e bar.
Gli investigatori hanno accertato - conclude il comunicato - che il provento delle attività delittuose consumate ammonterebbe ad una somma di circa un milione di euro.


Quanto sopra riportato non è un’eccezione, è solo uno degli innumerevoli fatti che spesso si verificano in quei punti gioco dove girano grandi somme di denaro e dove l’anonimato è garantito in tutte i suoi aspetti.
www.citadella.net/Articoli/bingo-slot-machines.htm
Sul sito sopra riportato sono indicati altri aspetti inquietanti di questo sistema illegale che coinvolge un po’ tutto il gioco “anonimo”; non ultimo le sale Bingo (e i "corner"?) .
Il caro sig. Ginestra, che la natura ha dotato di tanta parola ma che si è dimenticata le connessioni col cervello ( presupponendo che sia presente ), farebbe bene a guardare in casa sua prima di sparare cazzate in casa d’altri.
Il suo autoproclamarsi paladino della “legalità” è palesemente in contrasto con quello che i fatti di cronaca ci raccontano su tanti suoi “protetti”.


Luber

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Paladino della legalita'..puo racconarlo a chi nn conosce il suo passato...,anke se abita a Roma a Palermo nn se lo sono dimenticati.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

che attorno al mondo delle scommesse ruoti la malavita è risaputo.Attribuire a Ginestra la colpa per questo non mi sembra corretto. Se facessi lo stesso nei ctd o con il telematico?Non è uguale forse?.Almeno non si commette il reato della mediazione, cosa che invece vi preme tanto in nome di un gioco che deve essere libero....
Se solo 1/4 dei tuoi colleghi è a conoscenza di tutto quello che stà succedendo al mondo dei giochi è già tanto,il fatto è che in quel 1/4 la metà è corner.

Cordialmente

Lorenzo

Luber ha detto...

Nessuno attribuisce a Ginestra il fatto che intorno al gioco delle scommesse ruoti la malavita, la questione è un'altra: è lui che ha sparato o zero sul telematico facendo dichiarazioni extemporanee sulla sua illegalità.
Stiamo parlando di illegalità: riciclaggio del denaro sporco, occultamento di capitali, denaro del narcotraffico ecc.
In una situazione di anonimato questo è possibile, con il telematico no; puoi dire che l'intermediazione è scorretta, è vero, ma non ricicla denaro sporco e non evade il fisco.
Nel telematico chi gioca è rintracciabile come pure i movimenti di denaro.
Chi fa intermediazione lo fa giocando su un conto aperto a terze persone che, comunque, sono registrate esibendo un documento di identità e i movimenti di quei conti sono sempre controllabili, e su quei movimenti vengono pagate le tasse.
Sono cose completamente diverse e chi fa intermediazione deve comunque essere perseguito, ma solo lui non tutto il telematico che il sig. Ginetra definisce una truffa.

Anonimo ha detto...

Andiamo, lo vediamo tutti che chi utilizza il telematico lo fa con 10 conti intestati a familiari ed amici e fa intermediazione. Se uno vuole entra nel punto piazza la sua scommessa (anonima) e poi incassa in denaro dal titolare. Questo è per il 95% dei casi.Poi ci sono i clienti che hanno le tessere e giocano da casa. Ma quelli sono i "professionisti" nel senso che cercano tutte i dati possibili per azzeccare il pronostico, ma sono una piccola parte. Comunque se uno vuole ricicla anche in punto dove si fa del telematico, altro che identità. Almeno in un punto snai l'erario ne recupera una parte.

Ciao

Anonimo ha detto...

Come fai a dire che i 95% dei negozi che lavoraano con il telematico giocano su 10 conti intestati ai familiari?Conosco realta' con piu' di 1000 conti aperti,che fanno giocare esclusivamente il cliente solo dopo l'apertura conto,perche' penalizzare anche questi soggetti con un decreto che nn ha nulla di costituzionale?Perche' invece nn chiudere quei centri che lavoravano con 10 conti come dici tu?

Luber ha detto...

Se fosse anche vero che uno apre 10 conti intestati a familiari, il conto aperto deve essere comunicato al gestore con allegata la carta di identità del titolare del conto aperto e le movimentazioni del conto sarebbero sempre e comunque rintracciabili; inoltre quelle movimentazioni sarebbero sempre e comunque soggette a tassazione.
Il riciclaggio del denaro non avviene facendo le giocate, ma avendo a disposizione grossi capitali di scambio, capitali non certo presenti nei punti telematici ma sicuramenti presenti in sale scommesse,in sale bingo e casino'.

Anonimo ha detto...

Premesso che i ctd puri sono un danno per il settore. Perchè portano i capitali oltre oceano e non in Italia
per cui non possono operare nel nostro suolo. Chi ha clienti telematici puo' tenere le ricariche in formato "scratch" e può continuare a vendere le tessere guadagnando la sua percentuale. Non vedo il problema
o forse teneva tutte lui le 1000 tessere e movimentava sui vari conti
a seconda dei flussi che gli richiedevano?.Il bando è da luglio 2006 che è pubblicato, se uno muoveva grosse cifre e si voleva adeguare con i vari provider poteva farlo, e il posto per chi ha 1000 conti gioco attivi i bookmaker lo trovano.il fatto è che cosi' va meglio zero rischio tanto guadagno.

Anonimo ha detto...

Allora lei e tra quelli convinti, che investire sull'acquisizione di un corner o negozio, pagando di tasca propiria ma nn essendone titolare ma solo gestore.era un investimento da fare?Caro amico se cosi posso chiamarlo,credo che il bando sia stato scritto male,molti concessionari ci stanno lucrando sopra,nel testo doveva essere scritto che nulla doveva essere chiesto al gestore, se nn interessarsi della raccolta e della gestione in generale,nemmeno quel canone che per molti sara' un macigno da portare.

Anonimo ha detto...

Io sono tra quelli che dicono che se uno lavora con professionalità e ottiene risultati nessuno gli può dire niente. Hai mai visto togliere il totocalcio a chi faceva tot colonne all'anno?Hai mai visto togliere il superenalotto a chi convalida tot schedine in un anno?Hai mai visto togliere i GV a chi fattura tot in un anno?. E' chiaro che se non fai fatturato il provider ti liquida.Pagare di tasca propria no io mi riferisco ai grandi bookmaker che hanno partecipato al bando e che hanno preso la maggior parte dei punti. E sono poi gli stessi che riempiono i punti vendita con le loro campagne
pubblicitarie.Senza investire soldi la motivazione viene a meno.Quando una cosa è gratis non gli si attribuisce mai il giusto valore...

Saluti

Anonimo ha detto...

Con il bando hanno tolto il gioco a miglia di totoricevitori che vivevano di questo,quindi credo che la tua affermazione oggi nn trovi riscontri positivi.
Le societa' come lottomatica sisal snai hanno affidato i corner o negozi a chi in passato ha fatto fatturati interessanti,dimenticando chi con fatturati diversi riusciva a mandare avanti la famiglia,mi dici dove sta l'imparzialita'?Certo la legge di mercato dice di affidarti a chi in passato ha dimostrato efficacia trasparenza e serieta' nella gestione,nn credo che tra quelli rimasti fuori nn ci siano persone con uguali caratteristiche.
Bisognava partire dal presupoosto di garantire i vecchi ricevitori,nn affidandosi a persone che solo perche' hanno potuto investire, nn conoscendo il settore, abbiano dato la spallata a chi per 50anni e' andata avanti di questo lavoro.
Se questo e' la liberizzazione del mercato tanto cara a bersani,mi permetto di dire che questa e' la liberizzazione che favorisce i poteri forti...e qui mi fermo.

Luber ha detto...

Non è del tutto vero che i corner siano stati affidati a quelli che avevano un fatturato elevato.
Ci sono molti casi in cui gente con fatturati alti non si sono nemmeno visti proporre un corner che poi, nello stesso paese, è stato dato ad altri con fatturati estremamente minori.
C'è stato molto "clientelismo" nell'assegnazione dei corner....il solito amico dell'amico, dell'amico ecc.
Il decreto Bersani lasciava questa scelta ai Gestori.
A me è stato proposto un corner sportivo SNAI ( che ho rifiutato ); io avevo il totocalcio da solo un anno con fatturati che appena coprivano i costi, eppure mi è stato offerto il corner a dimostrazione che il primo che era disposto a sborsare quello che chiedevano aveva il corner.
Tanto il problema dov'è? Il contratto prevede la rescissione unilaterale da parte del Gestore, quindi per il primo anno a loro basta incassare, gli anni seguenti, semmai, te lo toglievano dicendo magari che non facevi incassi soddisfacenti.
Si consideri poi che alcuni gestori hanno vinto punti in luoghi che nemmeno sanno dove siano ubicati, quanti abitanti hanno ecc. Per cui il vero business è quello di fare sottoscrivere i contratti a 2500 euro l'anno, il resto conta poco e poi, strada facendo, è sempre rimediabile per i motivi che ho detto.

Anonimo ha detto...

Piu' ti leggo...piu' apprezzo i tuoi interventi,capisco che tutti quelli che hanno acquisito corner e negozi nn li apprezzano,si fanno coraggio da soli,il tempo dira' chi ha ragione.
Il fatto dell'amico dell'amico e' un'altra realta',ma ancora di piu'sarebbero da condannare chi ha visto in questo un motivo per potersi arricchire sulle spalle degli altri,vendendo la gestione della licenza piu' di quanto speso per acquisirla.

Anonimo ha detto...

"Arrichendosi facendo pagare €2500 all'anno?" non credo che questo sia l'investimento. Snai ha già pagato allo stato più di 100mln di euro per queste licenze, hai voglia a farli tornare a 2500 a corner con tutti i costi di pubblicità e gestione.Per quanto riguarda l'assegnazione il problema non è tanto il costo o i fatturati, Il problema è l'apertura domenicale per cui a molti è stato proposto il corner e hanno rifiutato, per questo motivo i provider si sono ripiegati sulle riserve.Altra cosa si ragiona sempre nei nostri negozi a comparti stagni questo mi costa tot e mi rende tot. Ma l'indotto non lo consideriamo mai.Chi ha il superenalotto ha lo stesso contratto non ho mai sentito nessuno lamentarsi eppure la gestione è a loro indiscrezione si paga un 150 € all'anno tra canone e linea ed è un gioco che non vale niente.Se venisse un ra sisal per darvi il super firnmereste al volo.La scommessa da qui a breve sarà il futuro, io non capisco.Ne vorrei vedere di famiglie che nel 2006 hanno mangiato col totocalcio e che non ce l'hanno più.

Anonimo ha detto...

Il canone diventa un macigno se a fine anno il fatturato e'insufficiente a coprire i costi,ma ancora piu' pesante e'per chi ha dovuto pagarsi le licenze.
La politica di snai lottomatica sisal e' stata quella di affidare i corner ad attivita'principale che gia' di suo fanno ottimi fatturati,quindi nn faranno mai caso se a fine anno dai giochi nn hanno guadagnato un euro se nn addirittura andare in perdita.
Quello che si contesta oggi e' come e' stato proposto questo bando,come al solito tutelando solo ed escusivamente la solita lobby.